305 nastri delle acconciature muliebri, eh’ ora la moda, con istrano capriccio, confina e raccoglie tutte dietro la testa, presentavano al guardo co’ lor mille colori un vario e raggiante spettacolo, certo non comparabile a quello che ti porgevan dinanzi tante fulgide fronti, ma assai vago e pittoresco. Si sarebbe detto un giocondo e variopinto parterre, e a qualche volto si perdonava di non voltarsi. Presero parte all’ accademia tutti i primi cantanti della Fenice ; e qui senza contare i diversi pezzi, in cui si produssero, il che menerebbe in lungo, e poco conferirebbe al diletto, basti che la Benilazzi cantò, tra le altre, la cavatina nell’ Assedio d’ Arletn, opera del Verdi, conosciuta un tempo sotto altro nome, e il Giraldoni, l’affettuosa romanza nella Maria Padilla, del Donizetti ; e quella col tesoro della potente sua voce, questi con la soavità della espressione, passarono fino il segno toccato iu teatro. La sala non tolse, aggiunse, anche senza il prestigio della scena, al loro canto, e interminabili furon gli applausi. 11 Negrini disse un’ aria, espressamente per lui scritta dal Tazzoli. La composizione fu lodata per bella fattura, per isceltezza di XII. 20