117 La data fe’ rammento, con tutte quelle altre musiche perle, ci parve come di cader dalle nuvole, d’ essere trasportati dal Mago in un altro mondo, fuor dal costume ; e chi ci avesse veduti nel solitario nostro palchetto, avrebbe potuto dubitare che fossimo beccati dalla tarantola. Quanta novità, che freschezza in questi motivi, che sappiamo, pur troppo, sotto sopra, da trent’ anni a memoria ! Noi ce ne maravigliavamo tuttora, n’ eravamo presi, rapiti, come lo spettator giovinetto, che conta appena il primo suo abbonamento, e non era ancor nato, o non s’ allacciava i calzoni, quando noi avemmo il poco invidiabile onore di udirli la prima o la seconda volta, 1829-1836 ; cen-t’ anni fa ! Chi non si sente commuovere fino nelle più intime latebre del cuore e scuotere in ogni fibra dalla marziale potenza di quello : Sfidiam della morte L’ingiusto rigor, del finale dell’ atto secondo; e più ancora dall’ altro canto guerriero : Questo nome che suona vittoria, che vi metterebbe quasi in mano le armi, sì viva, impetuosa, inebbriante è la nota ! Ah qui non si ragiona il diletto ; e’ si sente ! 0 Rossini, anima, spirito della musica, re della melodia, tu hai deposto lo scettro, ma nessuno ancora