192 poi che n’ ode i magnanimi sensi e di se e de’ suoi degna la truova. Queste varie passioni sono egregiamente dalla musica colorite, ed espresse in pari modo dalle due attrici. Come altre volte notammo, la Gordosa ha bella e forte voce, la modula con maestria, con facile agilità, se forse i suoi atti non sono talora un po’ troppo vivi. Certo, ella non manca, abbonda di calore, e qui, e più ancora nell’ aria della quarta giornata, ne fa bella pruova. Il coro che precede I’ aria del tenore, e il duetto tra il basso e il tenore, massime il primo tempo, perchè la cabaletta non è cosa nuova e il motivo sente un po’ del comune, compiono il numero delle cose rare dell’ opera, che tante sono quanti son quasi i pezzi : così tutti s’improntano di varie e maschie bellezze, e tutti sono più o meno gustati e graditi. E per finir di parlare della esecuzione, il Chiesi, nuovo tenore, ha bella voce, ma è piuttosto freddino ; la sua parte domanderebbe un po’ più di forza e di movimento : ciò non pertanto ei fu festeggiato da molti applausi nella sua aria. Il Biacchi possiede aneli’ egli, e in dato forse maggiore, questo dono della bella voce,