126 quegli che scrive, siamo in questa condizione di spirito, onde, a discorrere del ballo, il lettore ci permetterà che prendiarn tempo, per non cadere in qualche solenne marrone, e metterci, senza volerlo, in ostilità con qualcuno. Diremo soltanto, in via d’annunzio, che il ballo fantastico del Borri, la Lucilla-, andò in iscena ieri sera, e che molte furono le feste fatte,, come prima ella comparve, alla Plunkett, che ricuperò 1’ esercizio delle sue gambe ; e in che modo le ricuperava S Ella, eh’ è un silfo, una grazia, tutto ciò eh’ ha di più leggiero ed aereo, si collegò qui colle sotterranee potenze, si pose sulla fronte seducente le corna, e fa appunto la parte di diavolessa, d’ un Mefìsto -fele femminino ; e potentissime sono le sue tentazioni, o danzi o s’ atteggi. La Scotti le va dietro vicin vicino : ma serba 1’ umana sua essenza, e invano con quel diavolo donna combatte. Un quartetto, danzato da esse due col Borri e il Poggiolesi, non produsse grandissima impressione. Gradito piuttosto riuscì un passo a due del Poggiolesi con la Scotti, che fé’ nelle sue variazioni qualche cosa di nuovo e fu nel danzar meglio composta. Di più s’aspettava forse dal passo a due tra la Plun-