244 pello : si direbbe una bella statua, cui sia infusa la vita. Tutto la favorisce : la g-rande e venusta persona, il mobilissimo volto, 1’ occhio eloquente, il suono della voce soave: tutto è in lei degno di quell’alta natura, che fìnge la tragedia ; e assai facilmente si spiega la viva e forte impressione, da lei prodotta in ogni luogo. Non si trovano si di leggieri unite in un solo soggetto doti sì peregrine. Dopo ciò, eh’ ella reciti nobilmente il robusto verso dell’ Alfieri, e ne colori con la debita inflessione ed espressione la parola ed il sentimento ; eh’ ella imiti mirabilmente la passione e la trasfonda nell’ animo dello spettatore, torna quasi inutile il dire. Ma dove questa eloquenza del porgere, questa, a dir così, dipintura del labbro, giunse all’ apice della drammatica perfezione, fu nell’ atto terzo; quando l’infelice narra al padre e alla madre le crudeli sue ambasce, la lotta, eh’ ella con sè medesima sostiene, e loro promette di condursi alle nozze e desiate e abborrite. Il racconto non potrebb’ essere più animato, più vivo ; più colorito, significativo 1’ accento : ella stampa colla parola 1’ immagine. La Ristori ci permetta di muoverle solo