84 azione e il suo canto, in quella magnifica scena. L’ atto terzo è 1’ atto degli spettacoli : si dà principio con un giuoco di scivolatori, che recan sul ghiaccio viveri a’ combattenti anabattisti ; poiché, come ottimamente osserva maestro Mattia, la gloria non basta a tenerli in piedi. Poi quell’ esercizio si trasforma in una danza regolare, ideata con la solita feconda immaginazione dal Rota, piena di graziosissimi gruppi, e tanto più sorprendente, eh’ ella succede sul ghiaccio. La Monti, il Ganforin, e la graziosa Bellini, ballano, sempre sul ghiaccio, una redova, e la invenzione non è meno dell’ altra leggiadra. Appresso ha luogo la scena al buio nella tenda degli Anabattisti, e qui il maestro pose un terzetto buffo tra la trinità anabattista, men uno, ed il conte d’ Oberthal, arrestato, ma non riconosciuto : terzetto, per verità, secondo le nostre idee un po’ singolare ; e tanto più che la scena del giuramento ricorda la scena analoga dell’ Italiana in Algeri, quando Mustafà giura, e poi scongiura ; ripetendo Oberthal quasi le stesse parole, e non vorrei dire, lo stesso motivo. Simile omaggio, come