BALCANI 1912-13 quattro stazioni ferroviarie e questo avrebbe sensibilmente facilitato i rifornimenti e gli sgomberi. Dal confine alla linea dell’Ergene i bulgari avrebbero dovuto percorrere sette od otto forti tappe. Essi, inoltre, avrebbero dovuto investire la piazza di Adrianopoli e lasciarvi una grossa aliquota delle loro forze e sarebbero stati rallentati durante la marcia dalla forte copertura turca. Il tema suppone che il comando bulgaro è informato che i turchi si radunino dietro l’Ergene e getta le prime divisioni e la cavalleria lungo le direttrici di Dimotika e di Kirk Kilisse, sotto un comando unico. In sede di manovra questo comando è affidato ad Abdullah pa$a che ha il compito di sconvolgere con una rapida puntata la raccolta della principale armata turca. Partecipano alle manovre circa 60 mila uomini. Naturalmente l’esercito principale turco, raccolto e trincerato dietro l’Ergene, non era condannato alla difensiva passiva ma avrebbe dovuto agire decisamente non appena avesse fermato l’attacco nemico. La manovra si chiude nel momento in cui si ritiene l’esercito turco pronto a passare all’offensiva. Osserva von der Goltz che anche un esercito giovane e poco allenato può opporre una seria difesa sopra una posizione trincerata: la resistenza gli infonde fiducia e, dopo un primo successo, esso può sferrare la controffensiva. Il tema delle manovre del 1910 presuppone una sufficiente resistenza della piazza di Adrianopoli, destinata a restare isolata per alcune settimane, ma in realtà le condizioni della piazza sono cattive e le difese si riducono a vecchi fortilizi cadenti. Perciò sotto la direzione del colonnello di artiglieria Posseldt e del tenente colonnello del genio Muth, entrambi tedeschi, con fondi limitati (circa quattro milioni di lire italiane) e con mezzi primitivi, si da mano ai lavori rafforzando alla meglio la piazza ed armandola con bocche da fuoco tolte dalla linea di Qatalca e dai Dardanelli. Al tema di queste manovre viene fatta la critica che l’esercito bulgaro, anziché gettarsi subito avanti, potrebbe procedere con metodo e tentare di espugnare Adrianopoli. In questo caso l’esercito turco dovrebbe abbandonare la posizione di attesa sull’Ergene e portarsi avanti per sbloccare la piazza; comunque la radunata sull’Ergene avrebbe permesso all’esercito turco di raccogliersi e di allenare i richiamati alle fatiche di guerra ed avrebbe offerto il grande vantaggio di evitare uno scontro prematuro col grosso dell’eser- xio