135 XVIII. Bullettino degli spettacoli della stagione. — Gran Teatro della Fenice. — Giovanna di Guzman ; musica del maestro Verdi (*). E poi i Francesi avran cuore di maravigliarsi de’ nostri libretti, e diranno che Alfieri, Dio mi perdoni, è una bestia. Con questi Vesperi Siciliani ossia la Giovanna di Guzman del loro Scribe, essi han perduto il diritto di giudicarci e sorprendersi delle nostre melo-drammatiche miserie. Non so qual Rossi, qual Totola, ne avrebbero fatto altrettanto ; poiché, lasciando anche sulla coscienza del sig. Tito, di Giovanni Ricordi, e del suo complice, la traduzione, ne rimane ancor tanto a carico del sig. Scribe da recar meraviglia che 1’ opera sia dello spiritoso autore della Camaraderie e di tante altre cose graziose. Tutto il nodo di questa gran fiaba s’ aggira sullo strano capriccio d’ un padre di volere a forza essere {') Gazzetta del 23 febbraio 1856.