26 eli1 abbia potuto credere e dar passo alle maligne e scandalose fandonie del suo corrispondente. Le quali mirerebbero a spargere, con ignobili gare, la discordia fra due illustri e gentili città, che, formando parte del medesimo Stato, portando un nome comune, avrebbero a considerarsi sorelle, stimarsi, sostenersi a vicenda, aver la gloria indivisa, reputando propria del-l’una quella dell’ altra, siccome della stessa famiglia. La Bilancia forse a ciò non pensava, e noi tanto fidiamo nella naturale sua cortesia, nella sua probità e religione, da essere pienamente sicuri, eh’ ella farà ammenda onorevole, ristampando il nostro articolo nello sue carte. Ne siam tanto sicuri che crederemmo ingiuriarla insistendo, li debito di giustizia che, donde ci fu scagliato l’affronto, venga la riparazione; ed ella certo vorrà levarsi dattorno questa gran macchia d’ avere gratuitamente insultato alla patria del Bembo, del Parata, del Zeno, di Gaspare Gozzi.