MOLINI, frazione della località di Roiano. In passato funzionavano dei molini e trovasi designata anticamente col nome di Molcndinorum. MOLINO GRANDE (via dei), da via Battisti a via Fabio Severo. Sul torrente che passava la via Giulia e Battisti, indicato torrente dello Scoglio, pare proprio dove c’era il ponte Gelmi che traversava circa da via Rismondo a via Rossetti, trovavasi un molino a tre ruote, indicato perciò grande, per distinguerlo dall’altro che aveva nome di Piccolo, (ora via Milano). Notisi che la via Battisti aveva da una parte il nome di San Pelagio, e dall’altra di Molin Grande, la prima andava dal ponte Chiozza al ponte Gelmi, l’altra dal ponte Chiozza alla via del Ronco, di fronte alla gradinata che mette sulla nuova via Commerciale (questa ora via Fabio Severo). La gradinata fu soppressa prolungando e regolando l’ultimo tratto della via. MOLINO PICCOLO (già via), dal 1919 via Milano. Staccavasi dalla via Torrente, ora Carducci, e da un molino ad una ruota ebbe il nome. Poi il molino rimase più lontano da! torrente, per essersi formata, in seguito a basse costruzioni, la via dei <( Cordarioi », che fu poi incorporata nella via Carducci, quando demolite quelle casupole che avevano fatto cessare l’attività del molino, questa via ritornò a far capo dell’antica via del Torrente. MOLINO A VAPORE (via), da via Madonnina a via del Bosco. Uno svizzero francese, Charle Sonnerat, nel 1819, costruì per primo quest’industria a vapore, forse della stessa origine di quel-l’altro, pure francese, che tentò adoperare il vento, come forza motrice. Subentrò poi nel 1834 una società, che rinnovata nel 1856. durò circa sino al 1885. MOLINO A VENTO (via), da piazza Garibaldi s’inerpica salendo verso l’antica strada di Fiume, ed ha tal nome per alcuni tentativi di usufruire, cioè anche qui, il vento quale forza motrice. Fu nel 1750, poi nel 1798 ed ancora nel 1808, ma sempre con poco esito. Giuseppe Duprè ebbe un privilegio nel 1798 per costruirne uno, e la torre rotonda servì, secondo il Caprin (pag. 27, « I nostri nonni »), ai francesi per uso di guerra e venne armata di cannoni. Esisteva anche un tratto che aveva nome di Molino a vento, interna. 114