dalla ferrovia del Sud. La via suddetta la chiamavano del «Silos » per i grandi magazzini ch’erano ivi fabbricati per la conservazione e depositi del grano. (Silo, fossa scavata nella roccia per la conservazione del grano). Ora porta il nome del grande navigatore nato a Positano presso Amalfi nel 1300; se proprio vuoisi che non sia stato l’inventore della bussola, è certo che ne applicò miglioramenti e praticità. Da alcuni scrittori è chiamato Giri. GIORGIO (via e bacino San), la prima da riva Nazario Sauro a piazza Hortis, il secondo, dinanzi alla riva Tre Novembre. Fuori Cavana, fra gli altri conventi vi era uno dei R. PP. Benedettini del 1115, e nell’anno 1126 venne affidato e sottoposto ai Benedettini di S. Giorgio Maggiore di Venezia. E’ certo che il nome deriva da ciò, poiché non vi è traccia di nessuna chiesa o cappella che fosse dedicata a S. Giorgio. GIOTTO (via), da Gatteri a Rossetti; prima andava da via dei Bachi, ora via Polonio, a via Rossetti, poi quel tratto è stato incorporato quale cortile fra la scuola di via XX Settembre, e la scuola industriale di via Battisti. Questa fu aperta l’anno 1887 dallo Stato, ma il Comune cedendo per 25 anni quello stabile volle in compenso che la lingua d’insegnamento fosse sempre l’italiana. (Vedi Ponte dei Gelmi). Giotto o Angiolotto o Ambrogiotto Bondone (1276-1336). Il piccolo pastore che visto dal Cimabue a disegnare su una pietra, fu fatto studiare a Firenze e divenne pittore, scultore, architetto, superando presto i suoi maestri. GIOVANNI (passo San), unisce la piazza alla via Carducci. GIOVANNI (piazza e via San), la via ha ora il nome M. R. Imbriani. L’origine del nome è alquanto.... distante, cioè dalla villa San Giovanni di Guardiella, per la Chiesa dedicata a questo Santo, ma bisogna notare che allora era tutta campagna quel terreno dopo il ponte di Chiozza, e che la destra di via Battisti chiamavasi anche S. Giovanni, e l’altra parte S. Pelagio. Nel centro di questa piazza fu scavato un pozzo l’anno 1856, poi costruita la fontana nel 1866 e poi messo un (!) fanale ad una fiamma l’anno 1867. Il monumento a Verdi, che tanto disturbò i patriotti austriaci, fu inaugurato, fra grandi dimostrazioni, il 27 Gennaio 1906, archi- 78