Molti gli antichi Cimiteri in quella parte superiore che aveva il nome di « Fornace » ora « Grossi » e quello degli Israeliti fu soppresso, quando questa comunità ebraica lo vendette al Comune, ora parco della Rimembranza. Si trasportarono poi i resti delle tombe in quello israelitico di S. Anna. Quello destinato ai militari aperto nel 1774 rimase colà sino l’anno 1842, poi trasferito a S. Anna. Vi era pure dal 1784 quello dei Greci Orientali, e Domenico Carciotti ivi sepolto ebbe la bella tomba disegnata da V. Valle, poi trasportata nella necropoli Greca di S. Anna. Fra le spese del Comune dell'anno 1426: A maistro Francesco de Cozena Lire 14.40 per aver lavorato 6 giorni alla fontana della Fornaxa. Continui erano i cambiamenti del valore del danaro; secondo il Prof. A. Puschi (monete in corso a Trieste nel 1400) l’anno 1429 il ducato valeva 104 soldi, quindi la lira corrente poteva valere L. 2.36 delle nostre attuali, così Maistro Francesco guadagnava Lire 5.65 per giornata. FORNACE (via della), da via Risorta a via Pallini; era prima andrena, e nel 1901 si cambiò in via; l’origine del nome è lo stesso, cui è chiarito nelle notizie precedenti. FORNELLI (via dei), da via Pescheria. Quando l’industria della coltura del bombice, (baco da seta) era abbastanza estesa, colà in alcune baracche vi erano delle caldaie, per spegnere i bozzoli. L’imperatrice Maria Teresa era grande fautrice di questa coltura, ed aveva anche ordinato la piantagione di molti gelsi nei pressi di Montebello. FORNI (già via dei), ora via Nicolò Machiavelli. Nel 1365, esisteva un civico granaio vicino alla « Loggia >> trasportato poi nella Torre di Riborgo, in via della Caserma, ove rimase sino l’anno 1796; in questo posto venne costruito un forno pubblico amministrato dal « fondacaro » (sopraintendente dei forni), da ciò il nome. FORNO (andrena del), da via Punta del forno. Per un forno che ivi esisteva molto anticamente. FORO ULPIANO chiamasi la via dinnanzi al costruendo palazzo di Giustizia tra via F. Severo e via Coroneo. Nell’antica Roma il Foro era la piazza ove si tenevano le adunanze, si amministrava la giustizia e gli affari. Ulpiano Do-mizio, illustre giureconsulto romano; de’ suoi scritti il trattato del 68