Romagna nel 1831, esulò ritornando in patria nel 1848, fu ministro di Pio IX, nel 1856 deputato al Parlamento Cisalpino, nel 1860 ministro per l’istruzione, nel 1864 Senatore del Regno, continuando sempre le lezioni di storia e filosofìa. Scrisse più opere. MANDRACCHIO (riva del), (dal bacino S. Giusto a piazza Unità). Così nella Guida del 1840 : Nome dato dai nostri antichi padroni di barca all’adiacente darsena che un tempo era l'unico porto. Trovasi dietro il Palazzo governiate fra la contrada dell’orologio e la piazza S. Carlo, fiancheggiando colla sinistra detto Mandracchio. Fu interrato l’anno 1863, e costruita la riva nel 1865. Era circondato dalla torre dei Pescatori e torre Beccheria, poste a capo di due dighe; in quella dei Pescatori una grande arcata che veniva popolarmente detta « lo gran ponte de la dona ». Secondo il Kandler poteva contenere sessanta trabaccoli ; i navigli più grandi si ormeggiavano nei pressi dello Zucco; così chiamavasi quello scoglio dove è la lanterna, che poi unito alla riva formò la « Sacchetta ». MANDRIE (via delle), da via Settefontane a via della Tesa. Mandrie, luogo ove si tiene il bestiame grosso. In antico pare ci voleva un’autorizzazione speciale, poiché il Cavalli raccontando di Giambattista dei Cancellieri, fa cenno di una vigna in « Sie fon-tanis » con facoltà di tenere una mandria in quella contrada. Nel nostro dialetto, « mandrièr », rimase ed è ancora in uso, per indicare qualunque contadino, e ciò in conseguenza di quando, circa nel 1356, incominciò il diboscamento nel nostro territorio, e che il Comune, per introdurre l’allevamento del bestiame, cedeva dei terreni, a chi volesse allevare qualche mandra. Cedeva 10 plinas; la piina equivalente 1477 tese quadrate, metrologia antica istriana. (Kandler, « Istria », Anno VI, N. 4 e 5). Sortì esito infelice quell’allevamento del bestiame, e questi guardiani delle mandre, divennero contadini, ma il nome di mandriano, dialettalmente « mandrièr », rimase loro. MANNA RUGGERO (via), da via Commerciale. Prima chiamavasi via Rossini, e nel 1901 diedesi il nome di Rossini alla via « Poste vecchie », ed a questa, Manna. Insigne musicista, nato a Trieste il 7 Aprile del 1808, morto a Cremona il 17 Maggio del 1864. (Vedi Caprin « Tempi andati », Arch. Tr., Voi. IV, Serie III, pag. 307. 105