Fu detta per molti anni piazza Tomaso, per il caffè che vi esisteva già circa l’anno 1780, dal nome del primo proprietario. Era frequentato da negozianti, padroni di barca e di velieri, e successivamente da avvocati e letterati, e fu descritto mirabilmente da Polifemo Acca (Giglio Padovan) in vernacolo, che descriveva i dalmati padroni dei velieri : .. . quando i se da la bona sera i fa tremar la Franza e l'Inghiltera. NICCOLINI GIAMBATTISTA ^via), chiamasi quel largo che formano le vie Azeglio e Alfieri. Poeta, nato a Bagni di S. Giuliano nel 1782, morto a Firenze nel 1861. Letterato e uomo politico, scrisse: <( La pietà», «Nabucco», «A. Foscarini », «Giov. da Procida », ¡(Lodovico il Moro », « Rosmunda », « Arnaldo », « Filippo Sforzi », ecc. NICOLO’ (via San), da via Dante Alighieri alla riva Tre Novembre. Dalla chiesa di rito greco-orientale, costruita dal 1782 al 1786 e dedicata alla S.S. Trinità ed a San Nicola suo protettore. Però ancora molto prima vi era una chiesa di San Nicola, e lo Scussa scrive dell’anno 1654 : « Consacrata, rimase la rinnovata chiesa di Santo Nicola, detta dei marinari, fuori delle porte di Riborgo ». Ed ancora il Kandler, anno 1690: « Cade il campanile di San Nicolò dei marinai in Trieste, ora piazza Gadola ». Prima del 1782, erano uniti i greci-illirici nella Chiesa di San Spiridione, costruita nel 1752. Questa Chiesa di S. Nicolò fu rifatta nel 1819 su disegno dell’architetto Pertsch. Chiamavasi prima questa via col nome « dei bottari », ed il primo maestro bottaio qui venne nel 1725 e nomavasi Giovanni Gerolini. Poi venne detta « dei Gua », perchè vi stazionavano alcuni arrotini. I lavoratori delle botti, in dialetto botteri, furono allontanati quando per le molte case ivi costruite, disturbavano troppo (1814). Dalla parte di via Alighieri, stazionavano sino qualche decennio addietro i « conza lastre » (finestrari). NOBILE PIETRO (via), da via Molino Grande a via S. Francesco. Nella regolazione di nuove strade fatta nel triennio 1900-1902, postiche al Giardino pubblico, una ebbe il nome dell’architetto Pietro Nobile che fu nel 1800 ispettore delle fabbriche, e progettante della Chiesa di S. Antonio Taumaturgo. 123