NOTA ALBERTO (via), da corso Garibaldi alla via Arcata.
        Il Barone Alberto Nota fu commediografo torinese della scuola Goldoniana, e novatore anche più ardito del maestro; nato nel 1775, morto nel 1847. Tolse dalle scene l’uso della maschera.
NUOVA (già via), ora via Mazzini.
        Durante la guerra, l’I. R. Commissario aveva dato a questa via ed alla piazzetta omonima il nome di Maria Teresa, levato subito il 30 Ottobre 1918. Ebbe il nome di Mazzini nel Marzo 1919.
        La piazza aveva nome di Gadola, dal nome di un commerciante che vi aveva costruito una casa nell’anno 1780. La via dal mare finiva alla piazza, poi, prolungata, ebbe il nome di via Nuova ; anche la piazza dopo il 1875 ebbe il nome di « nuova ».
        Sino a che l’attuale via S. Nicolò aveva nome di via dei Bot-tari, questa aveva il nome di S. Nicolò per una chiesa che esisteva proprio dove è la casa che fa angolo di via Alighieri e via Mazzini.
         Del resto, gli usi popolari di indicare un posto, sono difficili a cambiare. La piazza Gadola aveva avuto il nome di Nuova, ma tutti continuarono a chiamarla Gadola. Nel libro pubblicato dal Comune «Nel triennio 1900-1902» (Tip. Caprin 1903), fra le correzioni, vi è anche quella di « volti di Chiozza » in « Portici », ma mai nessuno ha fatto meno di chiamarli « volti », e a me pare che ora il Comune ha fatto benissimo di ricordarli proprio col nome di « volti ».
        E poiché quella Chiesa di S. Nicolò dei Marinai impediva la regolazione della strada, ne venne nel 1772 disposta la demolizione. (Vedi Gadola).
o
OBERDAN GUGLIELMO (piazza), ha nome la già piazza della Caserma, di quella Caserma austriaca, che la mattina del 20 Dicembre 1882, ospitò la forca che, appendendo il nostro Martire, tanto ridestò il movimento irredentista in tutta Italia.
         Una medaglia, che ora trovasi al nostro Museo, coniata dal Circolo Garibaldi di Trieste, porta l’effìge dell’Eroe, e la leggenda : Ad XX Die. 1882 — salendo cosciente vittima — il patibolo austriaco — consacrò — il diritto italico — sulla sua Trieste.
         Per comprendere l’unione del sacrificio dell’Oberdan nell’anno 1882 con l’entrata in guerra dell’Italia il 24 Maggio 1915, nel parco
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