modificò ancora nel 1903, però migliorandolo, portando cioè a tre le dighe di difesa del porto, ed altre varianti. PUNTO FRANCO (Francesco Giuseppe I); dal 19 Marzo 1919 Porto S. Andrea. Veramente nessuno neanche si rammentava che il Punto Franco avesse tale nome, chè sempre veniva indicato come porto di S. Andrea, o porto nuovo, o punto franco nuovo, o punto franco di S. Andrea, ed anche in iscritto veniva evitato il nome. Notisi che s’era dato quel nome, quando da parte dei governativi od austriacanti che sedevano in Consiglio s’era tentato di proporre il nome odiato per il nostro Corso; onde evitare ciò, si diè il nome al punto franco PUNTO FRANCO DEI LEGNAMI, sotto Servola. Per i depositi ivi esistenti. PUNTO FRANCO VECCHIO, ora Vittorio Emanuele III. Quando venne abolito il privilegio di Trieste, quale Porto franco, e ciò dal 1° Luglio 1891, venne formato il Punto franco, per i depositi fuori dazio, e venne integrato al Porto nuovo, ormai detto vecchio, per distinguerlo da quello di S. Andrea, ora Duca D’Aosta. Il Porto franco durò dal 1719 al 1891, salvo l’interruzione dell’occupazione francese. La prima Patente sul Commercio di Carlo VI è del 2 Giugno 1717. La seconda è del 15 Marzo 1719, e con questa vengono dati privilegi a Fiume, Trieste e Porto-Re. (Vedi « Meditazioni storicoanalitiche sulle franchigie », D. Rossetti, tip. Picotti, Venezia, 1815, pag. 142). I lavori del Porto cominciarono nel 1868, affidati alla Società delle Ferrovie Meridionali austriache. L’interramento fu di oltre 3 milioni di metri cubi; 1.400.000 m. cubi di pietre sommerse, oltre 1.500.000 metri cubi di escavi per rendere profonde le rive. Il lavoro è stato ultimato nel 1883, e precisamente il 19 Dicembre. La pietra contenente le firme dell’autorità e del Podestà Dottor Riccardo Bazzoni, è interrata al molo dove era il bacino del petrolio. Q QUERCIE (via alle), ha nome una via di Roiano. 148