LIPSIA (già piazza), ora Attilio Hortis; si formò nel 1798 circa ed ebbe il nome di Urania per una statua rappresentante una delle Muse che presiedeva all'astronomia, poeticamente anche Venere. Durante la dominazione francese ebbe il nome di Liitzen, a ricordo della battaglia vinta da Napoleone contro russi e prussiani (2 maggio 1813). Nello stesso anno i francesi furono battuti alla battaglia di Lipsia, e ritornati gli austriaci diedero tale nome a questa piazza. Dopo il 4 novembre 1918, si aveva deciso a ricordo della grande vittoria alla battaglia di Vittorio Veneto, di darle questo nome, che poi fu dato alla piazza delle Poste, e a questa diedesi il nome di piazza degli Studi il 19 marzo 1919. Morto il 23 febbraio 1926 Attilio Hortis, fu deliberato di onorarlo dandole il suo nome. La Chiesa della B .V. del Soccorso, detta popolarmente S. Antonio vecchio, era la chiesa unita al Convento di S. Francesco dei Padri minoriti, e vuoisi che l’anno 1225 S. Antonio da Padova visitando Trieste qui dormisse, e quindi la Chiesa ebbe nome di San Francesco e S. Antonio. La Chiesa fu consacrata nel 1234 dal Vescovo Gavardo. Il 2 febbraio 1246 le famiglie patrizie fondarono la Confraterna dei Nobili, che non poteva oltrepassare il numero di 40 confratelli. I nomi dei fondatori erano 13, dell’Argento, Baseggio, Belli, Bonomo, Burlo, Cigotti, Giuliani, Leo, Padovino, Pellegrini, Petazzi, Stella e Toffani, i cui stemmi sono pubblicati a pag. 417 del libro di Jacopo Cavalli, pubblicato nel 1910. Demolita, fu ricostruita l’anno 1560. Molte sepolture in questa chiesa, specialmente dei Nobili. Rifatta parzialmente nel 1774, venne nuovamente consacrata dal Vescovo conte d’Herbstein e da quello di Pedena Aldrago Antonio de Piccardi, e dedicata alla B. V. del Soccorso, a S. Francesco, e a S. Antonio. Soppresso il Convento di S. Francesco l’anno 1783 per ordine Sovrano, venne lasciata la Chiesa al Culto pubblico. L’anno 1796 prolungandosi la via Cavana, si demoliva il Convento, e cominciò la formazione della Piazza, che nel 1813 l’intendente dei francesi Angelo Calafatti, volle ingrandire e nominare di Liitzen, e piantare alcuni alberi, formando un piccolo giardino. Fu ingrandita l’anno 1864, su disegno di Giuseppe de Bernardi. Prospetta a destra il grande edifìcio che alloggiava le scuole tedesche, a sinistra quello dell’Accademia, Scuola navale, Biblioteca civica, l'interessante Museo di Storia naturale, e quello di Storia ed Arte antica. 97 7