Il Sindaco Valerio, tra altro, rispose :
        Non posso esprimere adeguatamente quanto sia per me cara il rivedere al suo posto il sacro emblema di italianità, il bronzo che raffigura Colui che fu nostro duce e maestro, Colui cui dobbiamo in gran parte — è dovere il dirlo — la nostra redenzione. Io ringrazio commosso tutti i signori convenuti a questa cerimonia che assume un particolare carattere di solennità e che mi dà così occasione per manifestare un riverente pensiero per la memoria di Felice Venezian.
        Ad onorare Felice Venezian, oltre al busto nella sala della Giunta, vi è una lapide su la parete dello scalone del primo piano, il nome a questa via, una lapide al Museo Revoltella, e la scuola comunale di Città Vecchia, che porta il nome glorioso di questo grande patriota che tutti i suoi interessi ha sacrificato all’irreden-tismo.
         Fu alle ore 15 del giorno 11 Settembre 1908, che a soli 57 anni Trieste perdette questo suo prediletto cittadino, e che ai funerali del 14 Settembre fu commemorato dal Podestà Alfonso Valerio, da Attilio Hortis e da Renato Jellersitz (Illesi); i suoi funerali furano la più grande manifestazione che una città, ancora sotto l’odiato dominio straniero poteva compiere.
VENTI SETTEMBRE (viale), già via dell’Acquedotto, parallela a via Battisti.
        Il nome è dato dopo )a redenzione, ma già durante la dominazione austriaca, la Giunta Comunale aveva nel 35° anniversario di Porta Pia, dato tal nome a questa bella contrada, ma l’I. R. Luogotenenza volle mettere il suo veto, ed a nulla valsero le proteste del Consiglio, in sede di Dieta provinciale, che validamente sostenute dall’Avv. Nicolò Vidacovich, vennero trattate in seduta pubblica; ma anche questo fatto dimostra la lotta che allora qui veniva sostenuta per creare sempre un maggior legame fra Trieste e la Madre Patria.
        Nell’interessante cronaca « Dalla presa di Roma alla Conciliazione — 1870-1929 », Antonio Monti - edit. Vallardi Milano, si trovano questi dati d’irredentismo triestino : pag. 52, Martedì 20 Settembre. A tarda ora il popolo triestino che, in segno di gioia per la liberazione di Roma, percorre acclamando le vie della città illuminata, viene aggredito dalla polizia e dalla truppa, che feriscono molti cittadini. 21 Settembre. A Trieste, volendo alcuni cit-
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