Il Cameroni pubblicò nel 1863, tip. Coen, la Storia cronogra-flca dello Scussa, su dati di Luigi de lenner e del Kandler. SEBASTIANO (via e androna San), da piazza Pozzo del Mare a Cavana. Chiamata anche popolarmente contrada Stretta. Quando nel 1313 Marco Ranfo fu ucciso o condannato a morte, per la congiura di far ritornare la città sotto il dominio dei Vescovi, abitava lì al N. Tav. 207, sullo svolto di via Cavazzeni, e la casa sua fu distrutta, e sparsovi il sale, con riserva di mai più edificare. Cinquantadue anni dopo, una confraterna, chiamata di S. Sebastiano, ebbe il permesso di fabbricare una modesta chiesetta; da ciò il nome alla via. Caduta in rovina, fu riedificata dal Vescovo Piccolomini, impiegando un lascito del Vescovo Aldegardis, e venne costruita nel 1450. Veramente qui ci deve essere un errore. Nelle cronache del Mainati al N. 60, trovasi, anno 1442: il Vescovo Nicolò II de Al-degardi fa fabbricare l'antica chiesa di San Sebastiano. E’ probabile che avesse cominciata la riparazione, e morto nel ’47, dispose con testamento per la rifabrica, ed a ciò si riferirà la disposizione del Vescovo Piccolomini. Quando il Piccolomini divenne Papa, Pio II, con bolla del 7 Gennaio 1459 concedeva il patronato a Antonio de Leo. Poi nel 1543 venne demolita, forse per la posizione poco felice, e venne costruita una nuova su terreno anche dei Leo, Dottor Antonio, nipote del precedente, sul N. Tav. 507 la prima a destra, e dedicata ai Santi Rocco e Sebastiano. Probabilmente comprendeva anche il N. Tav. 511. E nella androna di Coppa vi erano, nella casa che fa angolo, alcuni resti della costruzione di questa chiesa. In quell’epoca un altare era dedicato a S. Barbara, essendo la confraterna dei bombardieri civici, aggregata alla Chiesa. Vi era stata trasportata una lapide romana, che prima tro-vavasi nell’altra chiesa, della quale fa cenno l’Ireneo, e che si riferiva a un milite della XV legione. Vicino alla Chiesa S. Pietro in piazza, nel 1602 se ne costruì una dedicata a S. Rocco, e così all’altra venne conservato il nome di S. Sebastiano. Veniva abolita in forza del decreto 24 Giugno 1782, cessò di funzionare il 13 Dicembre 1784 e l’il Agosto 1785 venne venduta all’asta assieme ad una casa, per fior. 8080, delibe- 172