CONCONELLO, chiamasi una Frazione di Cologna : quelle poche case che, fra la strada di Opicina e la Villa di Banne, stanno sotto la quota 451, detta anche nelle carte militari austriache del 1883 « Belvedere » ; ha tale nome, chè in antico trovasi notato Cucunello e Concanello, quindi presumibilmente da Conca. 11 « Belvedere » m. 451 e dall’altra parte il Monte Cai m. 448, Viila Derin m. 423 e Conconello m. 272. CONCORDIA (via), a San Giacomo. Nel libro del Generini viene attribuita l’origine di questo nome al fatto che questa via unisce le vie Colombo e Vespucci, perchè essendo fra le vie dei due che diedero argomento di polemica per la scoperta dell’America, volesse significare un accordo (?) Anticamente nel vicino Friuli una delle principali città aveva il nome di Concordia. Nelle note dello Scussa è detto che nella Chiesa di S. Pelagio vi son reliquie di San Concordio. 11 « Campanone di S. Giusto », che per molti anni pubblicava il buon prete Tempesta, nota ai 13 Agosto, Santa Concordia; potrebbe quindi essere stata qualche cappelletta o ancona, con l’efflge di Santa Concordia. CONTI (via), da via Istituto alla via della Tesa. 11 capo di questa famiglia venuto a stabilirsi qui, era Annibaie Conti, che da Brindisi si stabilì a Gallignana in Istria l’anno 1499, dove rimase molti anni; poi trasferitosi a Trieste, ebbe, con decreto da Graz 5 Marzo 1568, lo stemma gentilizio ereditario. Morì a 90 anni nel 1570. Nel 1650 questa famiglia venne iscritta nel libro dei patriziati. Avendo dei beni nei pressi di Cedàs, prese il predicato di « Cedassamare ». CONTOVELLO (villa), con le frazioni : Moncolano, S. Stefano, Cerro, S. Maria, Cedàs e Bonafalla, è la salita da Barcola. A 252 metri, s’erge sopra la rocciosa costa, anticamente detta « Crepa Magna » il paesetto di Contovello, che pare proprio un punto di difesa. In quel piccolo spazio d’aria che lo divide dal mare scorrono la strada per Miramare, la ferrovia, la strada d’Italia, e la strada che, progettata all’epoca dei francesi, fu detta Napoleonica, o Vi-sentina, per il nome dell’Ing. Giacomo Visentini progettante, e che rimasta inattuabile, fu proseguita con una pedonale che a metà costa conduce all’Obelisco di Opicina, chiamata sino al 1918 « Stefania ». L’imprenditore Domenico Corti abbandonò il lavoro 47