rimase in carica sino ai Novembre 1878, che sciolto il Consiglio, rimase ancora a capo della Delegazione, (così chiamavasi allora la Giunta) sino al Maggio 1879. Podestà popolare e italianissimo. Il motivo che venne sciolto il Consiglio è che il 22 Novembre 1878 da un consigliere di parte governativa venne proposto di stanziare la somma di Fior. 500 per festeggiare i militi che ritornavano dalla campagna austriaca per l’occupazione della Bosnia; la proposta di urgenza non passò, e 4 giorni dopo il Luogotenente, per incarico dell’I. R. Governo, sciolse il Consiglio. Il 3 Maggio il Consiglio eleggeva nuovamente il d’Angeli a Podestà, ma quattro giorni dopo, veniva comunicato dal Luogotenente che l’elezione non era gradita. Morì la notte del 18 Febbraio 1881. DANIELE (via San), da via Giustinelli a Tigòr. La via non è molto vecchia (dopo il 1870) ma prese il nome per ricordare che sino circa il diciasettesimo secolo esisteva in un possesso privato una chiesetta dedicata a questo Santo. D’ANNUNZIO GABRIELE (via), già via del Teatro, da Piazza della Borsa a piazza Verdi. Vivente il grande poeta-soldato, non trovo opportuno scrivere alcuna notizia, che troppo è nota ai contemporanei la sua gloria. Il nome a quella contrada è stato dato, prima che siasi deciso dalla Commissione che proponeva i nomi alla Giunta Comunale, e ciò al principio dell’anno 1922, e la Giunta, sancì il fatto compiuto. Da ciò apprendesi quanto ammirato, amato e glorificato, dai triestini sia il poeta soldato, che volò su Trieste durante la guerra, spargendo quei messaggi che incuoravano alla vittoria, e che le autorità austriache, accanitamente cercavano distruggerli, arrestando chi aveva la fortuna d’impossessarsi di qualcuno. Fu al ritorno da un volo su la nostra città, compiuto il 7 Gennaio 1916, che l’Eroe perdette un occhio. DANTE (via), (vedi Alighieri). DAURANT ETTORE (via), da via Carpaccio alla via N. De Rin. Avvocato, oratore perfetto, fu in Consiglio vicepresidente ; fervido patriotta, nato l’anno 1852, morì l’il Luglio 1912 lasciando un vuoto nel partito irredentista. Naturalmente, dal 23 Maggio 1915 al Novembre 1918, la via aveva un altro nome. 56