antichi si trova anche « Saline di riborgo ». In quel gioiello del Caprin «Il Trecento a Trieste» leggesi : Cinque erano le porte e torri principali con castelletto, piombatoie e ponte levatoio: Tri-borgo, Donota, Tor grande, San Michele e Cavana. La via, lungo Riborgo era detta la Grisa, voce che significava passo lastricato. Negli Annali, anno 1762: La barriera in Trieste viene traslocata dalla porta Triborgo alla via Santa Caterina. Anno 1784 : Sterramento della porta Triborgo. Dei dialoghi del Mainati, nell’antico dialetto triestino che andò sparendo nel principio del 1800, o verso la fine del 1700, mi pare opportuno riportare qualche brano che si riferisce alle vie e figurativamente alle spiegazioni che un padre dà al figlio. (Tip. Mare-nigh, 1828). Alla domanda del figlio, perchè nel 1727 l’imperatore Carlo VI è passato per Riborgo e non per il Corso, il padre risponde : Ti som bem un Zùss. (Zùss, per allocco; nel dialetto attuale è ancora qualche volta usato, ciùs, per balordo). Dola jera in chela volta la strada del cors, che xe aimò? (adesso, in questo stesso tempo). In chiel tiemp el cors jera paludòs, e saRnis fora de la cita, e el cors de chei tiemp jera justa la contrada de Riborg. Ad altra domanda del figlio, se alla venuta di Carlo VI, oltre alla statua gli avevano fatto altre accoglienze : Fuora de la puarta de Riborg jera un puent colis chiadenis, e de là del puent levador ham fat um arch, e per pituràlo biel, ham fat vigni de Italia el pini bravo pitòr che jera. RICCARDO (piazzetta e via), questa da S. Silvestro, quella da via del Trionfo. Il nome di via del Trionfo indicherebbe che sia un arco innalzato forse a gloria di Carlo Magno, re e imperatore, ma questo era dominatore circa nell’ottavo secolo (passò per Trieste nel 7’99), e l’arco pare esistesse' già prima; è sempre indicato per Arco di Riccardo. Il nome di Riccardo ha dato già occasione a molte discussioni, come quelle sull’origine dell’arco, che potrebbe anche essere una delle antiche porte. Nell’« Istoria » d’Ireneo della Croce, si trova che possa essere un arco trionfale dedicato a Carlo Magno. E per corruzione nell’uso Riccardo. Da una leggenda sulla prigione vicina ch’esisteva, i paesani la chiamavano la prigione di Riccardo, senza saperne la ragione. Il Kandler ritiene possa essere una derivazione della parola « ricario » che così pare si chiamasse il così detto, mal-uffizio (tribunale criminale), e che l’arco non sia che un ornamento. 154