SCORCOLA, località e piazza. Comprende Scorcola S. Pietro, Corda-roli, Pendice di Scorcola, Coroneo, Vetta di Scorcola, e via di Scorcola; questa parte dalla piazza che si forma fra la via Commerciale e via Rittmeyer. Etimologia incerta ; trovandosi però in antichi documenti notato «Scolcula », e pensando all’erto e sassoso vicolo che conduce a quel colle, si può ritenere derivi dal latino « Scopulosus », scoglioso, pieno di sassi. SCORZERIA (già via della), ora G. Vidali, da corso Garibaldi a via D'Azeglio. Da un’antica conceria, che esisteva in quella contrada; volgarmente scorzeria, per conciapelli. Quella conceria cessò nel 1852. SCUOLE (via delle), da via del Collegio all’androna S. Saverio. Il nome a questa via, che non ha nessun portone di casa che in questa si apra, deriva perchè conduceva all’antica scuola del Seminario (1713) che vi era nell’androna S. Saverio. SCUOLE ISRAELITICHE (piazza e via delle), nel centro di citta-vecchia. Nella Guida del Coletti : Dalle tre Scuole d’orazione ebraiche che la Comunità israelitica possiede nella piazza. SCUOLE NUOVE (via delle), da S. Giacomo in monte a S. Marco. Quanto la nostra città ha dovuto combattere contro il governo austriaco, per mantenere un poco d’insegnamento nella nostra madre-lingua, richiederebbe uno studio profondo, ma certo molto interessante; bisognerebbe partire almeno dal regolamento scolastico del 6 Dicembre 1774, regolamento che distingueva, scuole normali triviali, e capo scuole. La prima scuola elementare fu istituita nel 1775 in lingua tedesca e collocata nell’antico collegio dei Gesuiti. Due scuole in lingua italiana ebbero breve durata. Nel 1826, altra scuola in lingua tedesca. Poi vennero aperte le scuole di Città nuova e di Scorcola, detta del Belvedere, e prima quella della Casa dei poveri. Questa, che diede il nome alla via di Scuole nuove, è del 1840, detta Scuola triviale di Rena nuova, e fu aperta con due classi maschili ed una femminile, frequentate da 186 maschi e 168 femmine. Appena nel 1842, le scuole elementari, assunte dal Comune, furono dichiarate italiane, ma non la I. R. Caposcuola normale, anche questa pagata dall’ I. R. Magistrato politico-economico di 170