1918 —■ Posto di comando e d'osservatorio — Del XXII Corpo d’Armata. Questa lapide in poche frasi descrive la grande battaglia, ma ancora quelle dette dal Maresciallo Badoglio a Cosenza, commemorando il 23 Giugno 1927 la battaglia de! Piave, descrivono la vittoria : Il 24 Ottobre 1918, suonava nuovamente la diana della riscossa. L’esercito italiano balzava per l’ultima volta contro il secolare nemico, ottenendo una delle più grandi vittorie che la storia registri. Qualunque altra aggiunta guasterebbe la scultorea frase e la concisa scritta della lapide. N. B. - Il fontanone che esisteva in questa piazza, di cui è cenno alla voce « Dogana», quando fu demolito, venne per iniziativa deH’Avv. Dott. Giuseppe Luzzatto, allora Presidente dell’Alpina, portato al valico di Trebiciano, erigendo su quell’altura la <( vedetta Alice ». Durante la guerra quella interessante vedetta venne distrutta. VOLTA ALESSANDRO (via), da via Molino Grande a via Cologna. Quando nel 1899 fu approvata la ripartizione dei fondi allora di proprietà Springer, è stato possibile aprire questa via, sulla parte postica del Giardino pubblico, sacrificando le serre del Giardino, ma formando una prospettiva per questa via, forse la più bella, che da quelle case l’occhio spazia sul bel verde del giardino. Il Conte Alessandro Volta nacque a Como nel 1745 e morì nel 1827. Fu autore di importantissime scoperte nel campo dell'elettricità. Già nel 1775 trovò l’elettroforo, nel ’76 la pistola elettrica, ideò il condensatore elettrico; nel ’77 la più grande scoperta, la pila. Chiamasi Volta e Volt, in suo onore, l’unità pratica di misura della forza elettromotrice. La città di Como, dove nacque e mori, gli tributò grandi onoranze. VOLTO (via del), ha nome in città vecchia, da via Riborgo, una piccola contrada, per un volto che unisce due case, ed era anche detta « dei cento mestieri » perchè, quantunque angusta, c’erano lì ogni specie d’officine. Anche altra contrada, quella chiamata della Pescheria, veniva indicata « dei cento mestieri ». 206