Città — di nome Donota — - rifatta il MCDXX — sterrata il MDCCCXXX. Etimologia incerta; per molto tempo invalse l’opinione che questa porta fosse la sola che si potesse aprire la notte, e corrotta la dicitura in donota. Uno studioso, Luigi de lenner, in un manoscritto trova invece che il nome derivi da certa Donata ved. di Cadolo dei Cadoli, che fuori porta possedeva molti beni, ed accenna ad un testamento del 1349. E ECONOMO (via), da via del Lazzaretto vecchio a Campo Marzio. Anche questo tratto di strada aveva sino al 1879 il nome di Lazzaretto vecchio. Dal nome della famiglia di Demetrio e Giovanni Economo che in quei pressi avevano eretto una grande industria molinana, e che morendo lasciarono al Comune un capitale, per fondazioni di beneficenza. (Fondazione fratelli Economo, d.d. 12 Maggio 1888). EDERA (vicolo dell’), da via Cologna e va al prato dello Scoglio. Per molti anni questo prato chiamavasi popolarmente « Prà del gobo » per un’osteria il cui proprietario era gibboso. EMO ANGELO è la via che unisce la via dei Navali con la via Mon-tecucco. Angelo Emo, della famiglia patrizia di Venezia, nacque nel 1731 a Malta e morì in Venezia l’anno 1792. Fu ammiraglio e uomo di Stato. Purgò dai pirati il Mediterraneo e l’Adriatico. Prese Susa, Biserta e la Goletta. In una terribile tempesta, perdette due navi, ed il Senato della repubblica lo condannò a rimborsare al tesoro pubblico il loro valore, di che tanto s’accorò che ritiensi fu causa della sua morte. ERBETTE (via), da via del Tintore (Tarabochia) a via della Sorgente. «Erbette», in dialetto per barbabietola, comunemente «erbette rosse ». In una « Guida della Città » del 1840, stampata nella tipografìa Coletti : Ebbe il nome da terreno su cui C. L. Chiozza coltivava questa specie di vegetale per servirsi del succo spremuto dalle foglie a dare il colorito ai saponi della privilegiata sua fabbrica. 60