Così descrive il Coletti nel 1840 la via S. Pelagio : « Questa ben lunga contrada del borgo Franceschino chiamasi così perchè conduce alla chiesetta campestre dedicata a S. Giovanni Pelagio. Comincia al termine della piazza S. Giovanni al ponte Chiozza, varcato il quale, corre in dritta linea costeggiando colla sinistre, il torrente Starribreck, e finisce al così detto ponte Gelmi in confine colla territoriale Guardiella ». E della sinistra, Molin Grande : « Da un molino che macinava a tre ruote sul torrente Starribreck. Questa lunghissima contrada si stacca da quella del Torrente al ponte Chiozza al N. 1703, e fiancheggia detto torrente colla destra fino al ponte Gelmi; di là prosegue in linea retta, divenendo limitrofa colla territoriale Cologna, e va a finire in quella del Ronco, di fronte alla gradinata che mette nella nuova Commerciale ». Finisce la via al Giardino pubblico, regolato nel 1854 e ingrandito nel 1863. Nel 1884 ebbe il nome di Muzio Tommasini. In questa contrada si trova il teatro « Fenice », fabbricato sul terreno dell’antico teatro Mauroner (dal nome del proprietario), distrutto da un incendio il 27 Maggio 1876. Il primo teatro veniva costruito nel 1827, progettante Giacomo Ferrari. L’attuale, su disegno dell’architetto Ruggero Berlam, è del 1879. Durante la notte del 23-24 Maggio 1915, tre incendi vennero ad illuminare la via; i tre caffè « Milano », « S. Marco » e « Portici di Chiozza », erano nomi troppo italiani per quella turba di manigoldi, assoldati per l’occasione dalla I. R. polizia austriaca. STAMPA GASPARA (via), da via Crociferi a via Benedetto Marcello. E’ una via aperta nel triennio 1900-1902 da nuovi scomparti di terreni. Poetessa, nata a Padova (1523-1559). Morì giovane, e la sorella ne pubblicò le poesie, dedicandole a Monsignor Della Casa. Aveva appreso il greco e il latino. STAZIONE (già piazza e via della), ora Libertà e corso Cavour. Anticamente via della Posta vecchia e piazza del Macello vecchio. La stazione ferroviaria fu inaugurata il 27 Luglio 1857, come stazione provvisoria ; era più a destra dell’attuale, e si accedeva per una rampa. Dov’è ora la stazione, trovavasi la I. R. dogana principale, e la contrada «strada alla Stazione». Soltanto nel 1876, venne fatta la nuova stazione, ed allora si diè il nome alla piazza del Macello, quello della Stazione, ed alla via delle Poste vecchie, 180