Negli statuti delle antiche selve (1150), trovasi nella divisione dei sorveglianti ai boschi (erano multati anche chi togliesse o incidesse una corteccia) : . .. Grundelera a rivo S. Maria de Grignano ecc. Sino all’anno 1785 esistette l’antico convento dei Francescani, con la chiesetta dedicata alla B. V. Annunziata, nota per Madonna di Grignano. Quindi uno doveva essere l’ospizio dei Padri minoriti, ed altro il convento. Ifl un testamento di Lorenzo dei Bonomo, del 18 Febbraio 1505, vi è una disposizione perchè 300 persone si portassero a pregare nella chiesetta di S. Maria di Grignano, e che ad ognuna fosse data una candela da un soldo. Soppresso il Convento nel 1785, e decretata la vendita con la annessa chiesa e terreni attinenti, all’asta pubblica che avvenne il 5 Febbraio 1787, fu aggiudicato alla famiglia Prandi. Vi è Grignano Polésìne, e Grignano (Bergamo), questo, anticamente Gradinianum. Poi Grignano frazione di Chianti, Grignano frazione di Prato, ed ancora Grigna monte in Val Sassina, e fiume in Lombardia, e Grigno nel Trentino. L’origine quindi da terreno a scaglioni o a gradi. GROPADA (località), (ora con due p) ed è località del territorio. Nel mentre negli antichi statuti trovansi notati molti nomi, come Bisuize, Trebacchano, Ligusello, Opchena, Prosecco, Santa Croce, le Vene (per caccie), Grundelera, Grignano, Moncolano, Longare, Catenare, Cerreto, Goliver, mai si trova Gropada, quindi probabilmente da qualche casolare o da qualche nome di persona. E’ a quota 402, proprio al confine di Lipizza (ora con due p). Lì vicino, il monte di 477 m. notato nelle carte austriache Koliverh, e che sarà l’antico Goliver, notato negli statuti, e che probabilmente comprendeva anche la Selva di Lippizza. Si trova invece Gropada nel XV secolo, notato come una campagna di proprietà Bonomo. La chiesetta è stata riparata nel 1785, e l’anno 1871 demolitasi la Chiesa S. Pietro in piazza, venne denata una delle campane alla Chiesa di Groppada, che ha inciso : opera di Pietro Bazo, Venezia 1855. GROSSI TOMMASO (via), da scala dei Giganti a via S. Giusto; ha il nome del romanziere e letterato, nato l’anno 1781 a Bellano (Como), morto nel 1853; autore del racconto storico «Marco Visconti». Sino l’anno 1901 aveva il nome di via della Fornace. 86