PREMESSA II italiani nell’antichità, sarebbero possibili senza l’illuminata riforma che ne occupa. Si può obiettare che la celerità dei trasporti odierna può d’altro canto non richiedere la costituzione dei colossali empori che esigevansi in passato sulle grandi linee dei traffici mondiali e conseguentemente render non strettamente necessario ogni provvedimento atto a facilitarne la formazione. Se da un lato al fattore celerità devesi dare il suo valore, è da considerarsi che oggi il maggior consumo, il più vasto entroterra nel quale il porto può estendere la propria sfera d’azione, neutralizzano indubbiamente gli effetti in senso contrario ai quali abbiamo sopra accennato e che quindi i grandi empori hanno ora maggiore importanza, sono di più grandi proporzioni d’un tempo, e di fatto costituiscono ancora la fortuna delle città ove hanno sede. In regime di franchigia doganale, le merci depositate temporaneamente potranno altresì esser soggette a selezione, manipolazione a nuovo apparecchio ed anche questo dà luogo ad impiego di mano d’opera e ad aumento di ricchezza, per la possibilità inoltre di una maggior utilizzazione di merci nazionali necessarie a formare con quelle estere nuovi prodotti da esportare o da esitarsi sui mercati nazionali. Così molti dei nostri porti potranno diven-