XX. 157 Bollettino degli spettacoli d’autunno. — Teatro Gallo in San Benedetto. — Il Don Procopio del maestro Fioravanti (*). Non ha dubbio, il secolo è serio, volto alle cose lugubri; piuttosto che ridere si vuol piangere, e quasi non ne avessimo assai delle vere, si va in teatro a rammaricarsi delle finte sciagure. Da lunga stagione, se n’ è sbandita l’allegra e ingenua facezia, e la scena è come innondata di sangue, non risuona più se non di gemiti o di delitti. La musa del canto si cinge anch’ella di funereo cipresso, s’arma di spade e pugnali, si piace negli strazii delle torture, beve l’estro alla coppa de’veleni. Si direbbe che i maestri non sapessero trovar due note ad un verso s’e’non esprime un’imprecazione. Questi sono i diletti che ci serba l’opera che chiamano seria, e meriterebbe piuttosto il nome di truce. Noi abbiamo un bel gridare, che siamo stanchi, noiati di questi sanguinosi spet- (*) Gazzetta dei 10 settembre 1847 .