326 come gli amanti nel Barbier di Siviglia, senza fiato, per modo che la cadenza da lui cominciata si dovè finire dal primo violino, e a lui altro a far non rimase che la controscena, battendosi, pietosa vista! disperato la fronte, e invocando nell’amil atto mercè! Le gole sono soggette a tali peripezie; onde, in luogo del Duca di Chevreuse, si vide poi uscire un altro men ambizioso e men tragico personaggio in capelli, collare e paramani rossi, il quale, facendo le parti del destino, sospese gli eventi, e ci mandò tutti con bel garbo a casa, per due terzi, e anche meno, contenti. Di tante disgrazie nessuna è caduta più a proposito per evitarne al-tre peggiori. Da allora in poi la povera Maria si giacque, nè più osò levare la testa. Ella compiè il suo fato, e visse quant’era mestieri a salvare l’onor del programma e tener le promesse. E però, come è incominciata, la stagione è finita ; poiché non è sempre vero che per le vie s’acconcin le some. Quando elle sono mal pareggiate, cadono, e non si rilevano più.