35 quella, che per opera d’una privata società raccolse al Ridotto il più florido e vago drappello, che mai movesse il piede alle danze ; nè le due, che a un mondo privilegiato dischiuser le porte del Casino de’Nobili. L’ultimo lunedì è serbato per antico diritto a’soli diletti della Società Apollinea; e il festino, ch’ella diede in tal sera con la solita eleganza, non invidiò agli anteriori se non un numero più copioso di belle. Gli uomini erano in gran maggioranza. Così di festa in festa, il Carnovale compiè sua giornata, lasciando, forse, più che sazietà, desiderii. VI. Banchetto a Riccardo Cobde.n (*). Le feste che da per tutto accolsero Riccardo Cobden, il pacifico conquistatore, il campione del libero commercio, non poteano fallirgli a Venezia, città colta, città gentile, e che col commercio sorse, e levossi a tanta altezza. Laonde tutti fecero a gara di conoscerlo, di riverirlo, gli si apersero le porte delle società più (*) Gazzetta del 23 giugno 1847.