343 in non so quale capricciosa voluta a mezza tinta. Tutto il teatro è illuminato a gas, ed all’ interna eleganza son rispondenti l’addobbo e gli arredi dell’ atrio e de’ palchetti. Le porte sono politamente incorniciate e verni-cate, i muri tirati a lucido marmorino ; di sotto alle antiche e forse secolari brutture, si trasse ne’ corridoi un magnifico suolo ad intarsio, che in alcune logge porta fin disegnati gli stemmi di chi allora le possedeva, perchè allora con queste idee si fabbricava : tutto è insomma elegante, gentile, e il Japelli con la sua bell’ opera, i proprietarii col coraggioso loro dispendio, meritarono la pubblica lode. Col teatro ristaurato s1 è prodotto un nuovo sipario dipinto dal Giacomelli, e rappresentante il torneo dato dal Doge Celsi in piazza a S. Marco, in onor del Petrarca. Il lavoro non è, per vero dire, finito ; ma buona è la prospettiva e bello lo sfondo.