parve pure più volte il Venier, che in vero ha fatto qualche scena assai vaga. IX. Bullettino degli spettacoli della Fenice. — Lorenziuo de Medici, parole di F. M. Piave, musica del maestro cav. Pacini. — La Redova Polka (*). Un libretto d’opera non va giudicato con quella severità di critica, che ne’ casi ordinarii s’adopera per le cose fatte ad agio, con libertà d’elezione, con coscienza d’arte. Il povero poeta è in condizioni sì tristi che gli è tolto il libero arbitrio, ed ha le inani perfettamente legate; gli impone la legge la musica, gliela impongono quando gli attori, quando i particolari accidenti del teatro; e’dee piegarsi, sottostare a tutto, e quand’ anche acquistasse con l’autorità del-l’ingegno tale impero da ribellarsene, il campo concesso a’ concepimenti della sua mente dall’attuale tirannia della musica è sì limitato e ristretto, che i migliori mezzi dell’arte gii fuggon di mano. Le bellezze del dialogo, il progressivo (*) Gazzetta dell’11 marzo 1845.