32 gran baccanale, le mascherale, meno antiche, ma non meno ricche e polite de’Chiozzotti e de’Bizzarri. Eglino pure hanno le loro orchestre ambulatiti, ei pure dispensano a dritta e a sinistra confetti e sono ammessi a nobilissime stanze. I Chiozzotti ballarono in piazza e ruppero l’incanto al veglione della Fenice, dove la musica de’balli si spandeva finora senza profitto, e danzaron tra loro, e invitarono alle danze altre maschere. Le più gentili si diedero appunto al veglione la posta. 11 Carnovale, che si risparmiò, a dir così, in vita, volle rifarsene nelle ore supreme, e fu straordinaria, se non la folla, certo la pompa e la vivacità del festino. La bellezza del sito, foggiato ad unica sala, e in cui torrenti di luce si versavano da ben un migliaio e mezzo di cere, e da una nuova lumiera che, accesa nell’argentea luce del gas, illuminava la scena, come quella della platea; le logge fiorite di leggiadri sembianti e di quanto di più ricco ed elegante ha la moda ; la varietà, la bizzarria dei travestimenti, presentavano al guardo il più incantevol spettacolo. E quanto più ne sarebbe cresciuto l’effetto, se, in luogo di quella specie di funebre panno, di che la folla degli uomini, col nero e uniforme vestito, copriva