163 Ora il teatro è in balia delle potenze occulte, e posseduto dagli spiriti, se non dallo spirito del signor Bosco; il signor Bosco che, come Alfesibeo, quando alza la verga bruna, se uon fa pallida la luna, e non oscura il sole, ben vi ottenebra l’intelletto, e vi fa vedere le cose non quali sono, ma quali. e’vuole che sieno. E’ vi mostra l’impossibile ; per lui l’acqua non bagna; il fuoco non brucia; e gli augelli morti escono vivi e vispi fuor della canna delle pistole. Egli è padron della morte e della vita; fin le monete, il vii metallo, eh’ è pur sì ricerco ed eloquente, ma sempre fu così sordo, per lui intende la parola e risponde ; i frutti nascon col seme dell’orologio o del fazzoletto, che pochi istanti prima vi stavan sicuri in saccoccia, e fa un punto, in cui anzi io mi credetti di veder rinnovarsi la storia delle tre melarancie. Ma egli non è ancora a quel punto, e fin che vi tragga le belle di dentro a quel frutto, e’ vi fa uscir fuori da un pane i conigli. Certo queste cose si son viste ancora; ma ciò che ancora non si è veduto è la prestezza veramente favolosa di quelle dita. Ei vi prende p. e. una palla,, una grossa palla di cannone, ve la scaglia in alto: una, due, tre, e alla terza volta quella