395 e il pubblico ne die’ fragorosissimo segno agli attori. Così passan le cose alla Fenice, finché la facoltà o la fortuna perraetteran che si mutino. LXXIII. IV. Bullettino degli spettacoli del Carnovale — Gran Teatro la Fenice. — Il Barbiere di Siviglia (*). Assolutamente la Spagna non è fortunata alla Fenice. Sabato a otto si vide cadere Don Carlo, sabato scorso andò a precipizio Figaro, quel buon Figaro, che fu tante volte la provvidenza fin de’secondi, degli ultimi teatri. Non parleremo del primo: che dire d’un’opera in cui il poeta prende i suoi eroi come le beccacce e gli uccide allo schioppo, e la musica è sì bonamente scipita da far cadere dal sonno ogni »Dima cristiana? La Lagrange e il Varesi avevano un bel sostenerla con tutta la potenza del loro canto; egli è che mancava la materia cantabile, e che si sarebbe trovata maggiore e (*) Gazzetta del 10 febbraio 1848.