335 favore ch’ella seppe cattivarsi nel resto della sua parte. La giovane attrice mostra però ancora, nell’atto e nel portamento, l’imbarazzo, la timida confusione di chi comincia e si trova a primo tratto in quel nuovo mondo della scena; la iinbrigan le mani, la imbrigan le vesti, e l’azione è presso che nulla e insignificante: ma il tempo e lo studio torranno certo il difetto. Nell’jB’mMM, il tenore è un po’scaduto dalle prime grazie del pubblico, non tanto per questo formidabil confronto, quanto per ciò che la presente sua parte non gli va come l’altra. Klla si dovette puntare, ond’è chiaro che lo spirito della musica, massime ne’ pezzi d’insieme, non è più quale lo sentiva il maestro, e ne scapita il suo canto medesimo. Nulladimeno il duetto e il terzetto del prim’ atto, e il famoso terzetto finale, fecero ancor buono effetto, specialmente per parte sua e della donua, se forse anche qui ei non s’anima troppo, nò tiene a dovere la voce. Éi dà talora come in escandescenze. Il Lovali, che sostiene la parte di Car- lo, non ha voce bellissima; ella è piuttosto cupa e poco oscillante, ma ei canta cod molta espressione e fu applaudito nell’aria graziosissima del second’atto, nella scena e gran-