262 ‘•XLV. Teatro Gallo S. Benedetto (*). Quietamente s’aperse sabato sera, e que-tamente senza nessuna aspettazione il mondo v’accorse; poicbè, ben si sa, la stagione non è troppo propizia a’ teatri; i diletti campestri fau dimenticare i cittadini, e gl’impresarii per ordinario si danno di noi poco pensiero. Per altra parte, lo spettacolo s’ annuuziava cosi modestamente: l’opera era vecchia, nuovi per lo contrario ed ignoti i cantanti, onde non era a sperarne gran cosa. Se non che spesso succede il contrario di quel che si pensa, e noi abbiamo trovato appunto in S. Benedetto un’operetta. e diciamo operetta per rispetto alle modeste apparenze, degna di più solenne stagione. I Lombardi qui si udiron più volte; ce li fecero gustare le più classiche gole, e ciò non per tanto la memoria non nocque alla loro riuscita, ed essi uovamente sono piaciuti; il che, se da un lato dimostra la bontà della mu- (*) Gazzetta del 9 ottobre 1846 (Miscellanea).