105 ; naturale andamento dell’ azione, la viva pit-;ura de’ caratteri, tutto ciò infine che forma 1 pregio d’ un poema drammatico, domanda ma certa libertà di confine ad essere conve-ìientemente sviluppato; il che appunto al )oeta melodrammatico è negato , in mezzo al-e angustie del breve cerchio entro al quale ¡’aggira, ed e’può piuttosto accennare che ;rattare il soggetto. Si scrive tanto per dar nateria di composizione al maestro; il quale a sì poco conto del pensiero e della parola, ;he talora impone la situazione, o 1’ assoggetta all’ effetto delle sue note. Con che cuore )otremmo dunque mettere la mano su questa 'erita, ed indagare quanto nell’ opera del sig. Piave sien rispettate la forma e le leggi poe-;iche ? Il suo libretto non è nè migliore nè i peggiore di tanti altri, e s’e’ non è uscito ìalla schiera comune, oltre alle soprannotate :agioni, gli valga, che in meno d’ un anno aa già dato tre drammi al teatro, che tutti s tre han portato buona fortuna al maestro. Voi vi sorprendete, che non abbia fatto meglio, noi ci sorprendiamo eh’ abbia fatto tan-Ito. Ed anche il Lorenzino non è privo di pualche tratto lodevole. Luisa, che vuol pia-