‘243 labbra, senza che di fuori nulla dello sforzo apparisse, onde massime negli adagii l’effetto della musica fu grande, e caldi e generali gli applausi. Parleremo in altra occasione della Beatrice ; or dobbiam dire alcuna cosa della nuova drammatica Compagnia Lombarda, che aperse con buon augurio l’elegante teatro d’Apollo. Questa Compagnia, raccolta dal Battaglia col generoso pensiero di ristorar Parte pur troppo in Italia scaduta, e porger con onesti compensi incoraggiamento agli autori, che si danno al teatro, mal non sostiene l’onorevol mandato. Basterebbe accennare che d’essa fa parte Francesco Augusto Bon, a conciliarle il favore d’o-gni culta persona. Ed al Bon s’aggiungono altri giovani attori, che, se non sono ancora levati a quella altezza, ben mostrano volontà e disposizioni di giuguervi. Ciò che la distingue pure dalle altre è l’estrema proprietà, la decenza, la cura, con cui è posta ogni rappresentazione in iscena. Il costume- è così strettamente osservato, che non pure s’imitanocon ogni scrupolo le storiche fogge, ma si segue eziandio la moda fin ne’suoi minuti capricci di quest’ultime età: e nel Jacquart p e. gli attori com^