345 per due ore al dilettoso spettacolo d’ un uom che si muore lacerato dal veleno; con tanto miglior effetto, che il Goliardi non poteva rendere con maggior verità ed efficacia 1’ azione. La Compagnia possiede appunto nel Gottardi, nella Robotti, nel lioccominie nel Dondini quattro ottimi attori, 1’ ultimo in ¡specie, il più naturale, spontaneo e spiritoso di quanti oggidì ne conosciamo. Il teatro Malibran si dischiuse all’ opera buffa, e riprodusse, dopo non so che lunga serie d’ anni, la Gazza Ladra, quella musica divina, che formò le delizie de’ giovani, ed anche de’vecchi di trent’anni fa. Ora gli orec-cki sono avvezzi a sublimità d’ altro genere, genere caro a’ sordi, e 1’ opera fu ascoltata un po’ freddamente. E’ non si potè però che al famoso terzetto e al finale, anche la gente per Cai era nuovo quel possente linguaggio, non si scotesse, e furono interminabili gli applausi con tutto che la esecuzione lasciasse qualche cosa a desiderare. La parte del podestà è però egregiamente e sostenuta e cantata, nè sarà difficile il persuadersene, quando si pensi che chi la rappresenta è Vincenzo Galli. Loderemmo pur la Forconi, che caDta con un certo