91 pienza non diede, come alla musica, alla pittura ed alla poesia, una musa anche alla danza. Ieri sera si comprese com’ ella potesse avere incensi divini. Il ballo non è per vero dire questa gran cosa, e si direbbe piuttosto uno studio, un’ accademia di posizioni, un pretesto insomma per porgere occasione alla Cerrito di sfoggiar tutta quella ricchezza di grazie, che la separa con infinita distanza da tutte le altre sorelle nel-l’arte. Ella comincia mettendosi alla scuola d’amore ; amore le insegna come atteggiarsi ; ne disegna e corregge le mosse, ned era uopo vederlo : al solo aspetto di quella gentile sembianza, a que’ movimenti leggiadri, e in pari tempo sì eleganti ed onesti, ben se ne indovinava il maestro. Ed ella mette anche subito a profitto l’amorosa lezione, allora allor ricevuta, ripetendola, o presso a poco, al suo diletto, il Saint-Leon. Nel linguaggio ordinario è questo un primo passo a due, in cui il contrasto d’un mazzetto di fiori, ch’or ella dona, or donato rivuole, l’è mezzo a mostrarsi in varie attitudini, ed or prega, or lusinga, quando comanda, e simula sdegni e pace; scena non nuova, ma