Barbieri ha tntte le parti deli’ottima cantante; a’ pregii della bellissima voce e della classica scuola, ella cougiunge quello altresì della più viva ed appassionata espressione, ed oh! co-in’ ella s’animò in ispecie ne’ preghi eh’ ella muove nell’ aria del second’ atto all’ ostinato Gennaro, risoluto di morire! Come scolpi nel-1’ animo di tutti quelle affannose parole: Mille volle al giorno io moro ... Non voler incrudelir ! È difficile immaginare una espressione più animata, più vera, maggior perizia e potenza d’arte. Ella ne levò a rumore il teatro, e gii applausi e le acclamazioni lungamente inter-rupper la scena. Pari a questi due luoghi non furono, quanto ad effetto, i canti concertati del-l’atto primo, in cui qualche cosa lasciò forse desiderare l’azione, ma qui pure, massime nelle posteriori rappresentazioni, ella ricevette co’ compagni non dubbi segni del pubblico favore. Il Castellan, che sostieue la parte di Gennaro, è un g-iovin tenore che abbiamo altre volte conosciuto col Donzelli nel Bravo all’ A-pollo, e ci pare che da allora abbia fatto un buon passo innanzi. Egli assunse da un di al-Valtro la parte, e ciò non pertauto chi l’ode