LA BATTAGLIA DI KIRK KILISSE
     Abdullah comunica al vice-generalissimo che a radunata compiuta spingerà il I e IH corpo d’armata, preceduti dalla cavalleria, da Kirk Kilisse verso la linea Golemi Bojalik-Kurtalan (ad oriente della Tundza) ed il IV su Harmanli; il II corpo rimarrebbe in riserva, l’u* divisione ed il gruppo di Kircaali scenderebbero su Haskovo.
     Il disordine logistico è pauroso, Abdullah dipinge un quadro molto scuro dei rifornimenti e trae presagi sinistri : « se oggi, mentre i corpi d’armata stazionano, il vettovagliamento funziona così irregolarmente, per l’avvenire le difficoltà saranno insuperabili e temo che porteranno al disastro ». Raccomanda di far si che la guerra « finisca prima dell’inverno ».
     Ma Nazim è ossessionato di togliere l’iniziativa al nemico che invade il suolo turco e lancia frenetici dispacci:
       a)	al cdmandante dell’armata dell’est: «iniziare subito l’offensiva come si è concordato quando siate partito da Istanbul e comunicate le vostre decisioni ».
       b)	al comandante dell’armata dell’ovest: «Visto che l’armata dell’est è passata all’attacco (sic) cominciate l’avanzata con tutte le forze per facilitare la sua azione ».
       c)	al comandante della piazza di Adrianopoli : « le forze nemiche che da diversi punti procedono verso la piazza sono deboli e la loro sosta dimostra che esitano. Eseguite delle sortite e respingete il nemico oltre il confine ».
     Ma Abdullah prega il vice-generalissimo di riparare le deficienze e di lasciarlo libero di prendere l’offensiva o restare sulla difensiva, a seconda della situazione.
     Nella giornata la divisione di cavalleria turca sorveglia e scaramuccia con tre colonne bulgare che serpeggiano fra la Tundza e il villaggio di Vajsal.
    Due corpi d’armata stanno trincerandosi, il IV è in movimento, il II sta riunendosi.
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     Grave notizia: il gruppo di Kircaali è stato rovesciato verso l’Arda: Abdullah, temendo che il nemico scenda su Giimùlcina, la notte sul 7 ottobre prega il G. Q. G. di mandare il necessario rinforzo da Istanbul per sbarrargli la strada. Ma Nazim risponde che tutti i reparti che arrivano dall’Ana-
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