41 ha di nuova vesta nuziale rallegrante, e incoraggiato dal lieto sereno volto della buona madre, la terra, quanto in essa o da essa vive e si Imuove, getta la ruvida e silenziosa 'pelliccia Id'inverno ( Winterpelz ) per assoggettarsi in pomposi e odoriferi giardini di rose della natura, bere la fresca vita alle limpide scorrenti,foniti della primavera e rafforzare e rinvigorire nuovamente le membra abbattute da’vani incomodi dell'inverno trascorso. Il sig. W .... ha [ quest’ anima e questo stile poetico ! E nel vero, tutti questi sposalizii celesti, il sole e la terra in abito da nozze, la primavera che ha la j guancia vermiglia e il creato che getta la sua [ pelliccia, la qual pelliccia è silenziosa, sono pen-1 sieri ed immagini d’ una tale poetica sublimità, che, dopo la famosa orazion di Bacucco, non si lesse mai nulla di somigliante. A cagione dunque di queste solennità nuziali della terra e del cielo, com’egli giunse a Venezia, tutti i nobili erano alla campagna; poiché è necessario sapere che i nobili in Italia, lo afferma il sig. W . .., sono i primi padri (die Stani mvatter) del dolce far niente. Altrove l’affare è diverso : uno è nobile per qualche cosa. Venezia era dunque sepolta in un