341 dimento nell’ opera, e in essa imitò il più bel -1’ apparato della natura, chc sono i fiori ; di questi, pressoché soli, componendo tutto il disegno. E però il teatro ò una leggiadra fiorita. I fiori nel primo ordine son messi a festoncini leggieri con a’ lati una colomba e sopra un farfallone mezzo dorato, e per verità alquanto visibile; il resto del campo è occupato da alcuni bizzarri svolazzi di nastri pur d’oro, e da un fascetto come di fronde, che forma scompartimento. L’ ornato del second’ ordine è composto soltanto di palme e rame fiorite, che tengono tutto lo spazio e s! alternano in due forme diverse. Nel terzo e quart’ ordine, come ragione voleva, andò più parca la mano, ed ivi i fiori fan soltanto alle parti mazzetto, qui compongono leggiero contorno a qualche sottil fregio intrecciato, lasciando libero il mezzo. Le cortine sono in tal modo artistamente foggiate, che s’ attaccano a’ fiori, e formano col parapetto e il disegno un solo tutto, in qualche guisa compiendolo e dandoci non so che novità e leggierezza. Ne’ due ultimi ordini elle hanno una forma diversa ; son tese, tirate e non di vero panno, ma finto, il che per verità non produce all* occhio