151 uditorio immenso effetto, massime negli ad.agii, per quel vivo e sapiente sentimento ch’egli infondeva alla nota; superando poi negli allegri con brio ed ogni nettezza le difficoltà dal compositore accumulate, a far pruova d’agilità e di bravura. Il giovanetto è altresì benissimo istituito, suona composto, porta leggiadramente la mano, e se dello straordinario talento debb’essere riconoscente alla natura, di sì bella istituzione ha tutto l’obbligo al maestro Baseggio, eh’ ebbe la fortuna di formar tale allievo. All’accademia presero parte, oltre a’cori, alcuni cantanti dell’opera; poiché tutti non cantano egualmente fuor di scrittura, per cortesia, ed ei furono l’Agostini, che eseguì con molto buon garbo la cavatina del Barbier di Siviglia, e un altro pezzo, il Gorin ed il JRo-daz, tutti e tre egualmente festeggiati, e che nella pubblica sodisfazione e nella coscienza d’aver cooperato ad un’opera buona, trovarono un ben nobil compenso alla loro gentile fatica. Il trattenimento degnamente si chiuse con un concerto, non si può dire con quanta bravura sonato sul flauto dal Briccialdi. Pochi ridussero quell’ ¡strumento a tanta espressione di soavità, ed egli rinnovò qui quegli applausi