347 Il dramma è del Cammarano, che lo tolse dalla famosa tragedia di P. Corneille. Il poeta italiano segui in tutto l’autore francese ; l’azione e l’intreccio sono i medesimi ; solo che, dove nell’originale alcuni accidenti sono semplicemente accennati, qui, ad accrescimento di spettacolo, sono posti sotto agli occhi dello spettatore : così le nozze tra Curiazio e Camilla, che nella tragedia sono soltanto fermate al dì dopo, nel dramma veramente si compiono, e son celebrate ne^ tempio, benché un po’stranamente interrotte dall’ annunzio eh’ Alba elesse a campioni suoi i tre Curiazii. Nello stesso modo il combattimento de’sei non è qui impedito dal popolare tumulto, ma dalla interposizione de’ sacerdoti, e l’oracolo, di cui solo si narra nella tragedia, è qui sulla scena consultato e se ne ode il responso. In quella, naturalissima è la comparsa di Curiazio : e viene condotto dalla tregua, dove 1’ amor suo lo chiama ; ma indi si parte, quand’ ode la scelta fatale in lui fatta e 1’ onore non gli permetterebbe più lunghe dimore. Nel dramma all’ incontro, con poca convenienza e’ va innanzi e indietro, nè sa staccarsi d:i que’ luoghi ; tantoché, a giustificare la sua presenza, il poeta ha uopo di finge-