130 per disperato la segue ne’flutti. Ecco una coppia di sposi davvero annegati ! La scena si muta : ei passa a traverso i liquidi strati, con la forza, non già d’ un corpo che cade per un mezzo resistente, ma, per nuova legge idrostatica, con la crescente velocità d’ un grave abbandonato nell’ aria al proprio suo peso ; noi lo seguiamo cogli occhi in tutto il precipite suo viaggio, finch’ei tocca l’ultimo fondo. E qui invece d’incontrare la morte, eh’ei forse aspettavasi, si desta in un leggiadrissimo mondo pieno di vita, una specie di paradiso ottomano, in molle ; trova ondine, naia-di, ninfe, che pietose il raccolgono, 1’ accarezzano, gii danzano intorno ; un sito ameno che 1’ onde rispettano, e a cui fanno come cortina ; cose maravigiiose , incomprensibili, ma che il libro con lodevol proposito, per paura forse eh’ altri non se ne invogli, dichiara non essere nel Danubio. Qui Rodolfo si ricongiunge con la sua fede! Fior d’ Amore, che nella persona della Taglioni è veramente fiore di gentilezza. Per rispetto a lei di leggier si comprende, come il compositore dovesse cercare le sue ispirazioni fuori del mondo possibile, si poco alle