BALCANI i 9 i 2 - i 3 11 panorama della regione è complesso e caodco e la natura dei luoghi ha influito sulla storia determinando una delle più grandi mescolanze etniche. Quasi a turno, greci, bulgari e serbi hanno esercitato la ■ supremazia sulla regione ma senza assimilare i popoli sottoposti: il dominio si imperniava sulla colonizzazione delle regioni più comode e fertili. Poi su queste variopinte razze l’impero turco estese gradualmente il suo potere; armi del Sultano nel 1529 giungono ad assediare Vienna. Segue un lento crepuscolo e la perdita graduale dei possedimenti. Caratteristica generale del terreno è la scarsezza delle comunicazioni. SCACCHIERE TURBO-BULGARO Nel senso equatoriale questo scacchiere si stende dalla costa del Mar Nero fino al bacino del Vardar, e comprende la Tracia ed i Rodopi. Il tavolato della Tracia è limitato quasi dovunque da una corona di catene montuose : i monti Istranca, il Sahir Baba, il Sahar planina, i Rodopi, il Tekir dag. Gli Istranca fronteggiano il Mar Nero e sono foggiati quasi a triangolo, elevati dai 600 agli 800 metri, ammantati da macchie di quercie e coperti da steppe, poco coltivati, scarsamente abitati, poveri di risorse e di viabilità. 'Il punto culminante è il monte Majada che tocca i 1035 metr*- Gli Istranca spingono un contrafforte verso occidente formato dai monti Sahirbaba (518 metri) e Sahar planina (824 metri), separati dal solco della Tundza. Verso sud-est l’ìstranca dag declinano sopra una zolla di terreni neogenici e alluvionali che si prolunga nella penisola di istanbul; questa appartiene al periodo devoniano, è plasmata a lievi ondulazioni con profili dolci, con spiccata analogia al suolo di oltre Bosforo, di Anatolia. Il Bosforo, lungo una trentina di chilometri, largo in media circa uno uno e mezzo e con una strozzatura di soli mille metri, è ritenuto una valle di erosione sommersa dal mare in epoca recente. All’estremità meridionale dello stretto, in una posizione incantevole, sorge istanbul. Il versante continentale dei monti Istranca è inciso da una serie di profondi solchi percorsi dagli affluenti dell’Ergene. 64